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lunedì, Aprile 29, 2024

Il TAR “salva” Crescenzo Ungaro Batosta per Giuseppe e Alfredo Di Meglio

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Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, della Sezione Quinta, Santino Scudeller, Presidente Pierluigi Russo, Consigliere e Carlo Buonauro, Consigliere, estensore ha confermato la nomina di Crescenzo Ungaro presso il Comune di Barano d’Ischia.
Un’ordinanza che sugella l’estraneità di Alfredo Di Meglio nel poter avanzare la richiesta di annullamento della nomina. Una bocciatura netta. Dove gli ipotetici se e ma, verranno svelati solo tra sei o sette mesi quando il Tribunale Amministrativo entrerà nel merito con la dovuta sentenza.
Prima di approfondire l’aspetto squisitamente politico della questione, è opportuno leggere cosa hanno detto i giudici: «Rilevato che allo stato appare fondata l’eccezione di difetto di legittimazione in ragione della qualità azionata da parte ricorrente; il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Quinta) respinge l’istanza cautelare».
Chiaro ed immediato: il parte ricorrente non ha nessun titolo ad avanzare quanto richiesto.
Nel merito, l’avvocato Ciriaco Rossettim, difensore del Comune di Barano d’Ischia chiarisce la pronuncia del TAR.
«L’ordinanza con cui la Quinta Sezione del TAR della Campania, relatore il dott. Carlo Bonauro, ha rigettato la “sospensiva” riafferma un principio consolidato per il quale nel processo amministrativo solo chi è titolare di una posizione giuridica qualificata è legittimato ad agire per impugnare gli atti di una gara pubblica e non anche un qualsiasi cittadino che alla gara non ha preso parte. In sostanza – ha precisato l’avvocato Rossetti – la nomina dell’ing. Ungaro poteva essere messa in discussione da uno dei candidati alla selezione. Affermare che un cittadino è legittimato a contestare la scelta dell’Amministrazione, che ha ritenuto di impegnare delle somme per la copertura di un posto in organico, ancorché a tempo determinato, invece di destinare quelle somme per aggiustare le strade, significa sostenere che, siccome i cittadini sono anche contribuenti, hanno sempre titolo a contestare la gestione del denaro pubblico innanzi al giudice amministrativo. Controllo sulla gestione finanziaria del Comune che, come è noto, il cittadino può esercitare innanzi al giudice contabile».
Il procedimento che vede protagonista Crescenzo Ungaro, difeso dagli avvocati Bruno Molinaro e Miriam Petroni contro Alfredo Di Meglio, papà di un consigliere comunale e anima pulsante di un specifica parte politica si chiude qui. Per ora. Il TAR conferma la posizione di Ungaro e rilancia tutto a quando entrerà nel merito e, considerata anche lo sviluppo della camera di consiglio che si è svolta ieri mattina, non ci saranno novità.
Ma se l’aspetto giudiziario di questa vicenda si ferma, per ora, quello politico continua ad essere bello che acceso.
Alfredo Di Meglio è stato difeso dall’avvocato Giuseppe Di Meglio che, oltre ad essere un ottimo tecnico (nonostante la pronuncia attuale del TAR) è il miglior esponente dell’altra metà del cielo della politica baranese. Tutto gira attorno all’avvocato. E’ vero, Giuseppe Di Meglio prova a stare fuori dall’agone politico baranese, ma è legato da un invisibile cordone ombelicale che non gli permetterà mai stare davvero lontano dal palazzo di Via Corrado Buono. Uno a zero per Paolino e Gaudioso. Ma la partita non è finita. Per ora si mette solo palla a centro.

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